L’articolo 13, D.L. n. 201/2011 (c.d. Decreto “Salva Italia”) ha previsto l’introduzione dell’imposta municipale propria (IMU); tale tributo, oltre all’ICI, sostituisce, per la componente Immobiliare, anche l’IRPEF e le relative addizionali dovute sul reddito fondiario degli immobili non locati. Detto tributo, il cui presupposto è il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, presenta numerosi punti in comune con l’ICI, quali le modalità di calcolo della base imponibile e dell’imposta, la presenza di detrazioni e riduzioni, etc.
Tuttavia tale normativa ha portato ad un generalizzato aumento dei moltiplicatori da utilizzare per il calcolo della base imponibile e soprattutto il ritorno alla tassazione dell’abitazione principale e delle relative pertinenze.
Il testo propone quindi una trattazione completa della normativa in esame alla luce delle scelte operate dai Comuni che hanno, entro determinati limiti, facoltà di decidere “autonomamente” alcuni aspetti di fondamentale importanza per la determianzione del tributo (aliquote di imposta, ammontare della detrazione per abitazione principale, etc.)
Sono quindi analizzati gli ambiti soggettivo ed oggettivo di applicazione dell’imposta, gli elementi utili per la determinazione ed il versamento della stessa, nonché altri aspetti di interesse, quali il profilo sanzionatorio, il ravvedimento operoso e le ipotesi di rimborso.
Specifico approfondimento è dedicato all’analisi della dichiarazione IMU da presentare qualora ricorrano particolari ipotesi di variazione.
Il Volume "IMU. Imposta municipale propria" di AA.VV, edizioni SEAC, p.2013, è in vendita anche su Amazon.it.
Nessun commento:
Posta un commento