Il piano Abi per aiutare le famiglie. Adusbef polemica: "costa fino a 9 mila euro"
Dal 1° febbraio 2010, le famiglie in gravi difficoltà economiche possono chiedere alla loro banca di sospendere le rate del mutuo casa. Lo ha deciso l’Associazione bancaria italiana come misura anti-crisi, anche se le associazioni di consumatori avvertono i mutuatari: fatevi bene i conti, la moratoria può essere utile ma non è gratuita, chi la sceglie finirà per pagare di più le rate finali, quindi se appena è possibile vi conviene stringere la cinghia e fare un sacrificio in più adesso anziché farne uno più pesante in seguito.
La sospensione delle rate è stata concordata fra l’Abi e i consumatori il 18 dicembre scorso; però non tutte le banche hanno aderito individualmente all’accordo firmato dalla loro Associazione. A oggi si può dire che il provvedimento riguarderà fino a 130 mila famiglie, clienti degli oltre 90 istituti di credito (con il 70% degli sportelli presenti in Italia) che hanno già detto sì all’intesa. Potrebbero essere sospesi mutui del valore complessivo di 8 miliardi di euro.
La moratoria può durare 12 mesi e riguarda i mutui fino a 150.000 euro accesi per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale. Possono godere della sospensione anche i mutui che sono oggetto di operazioni di cartolarizzazione.
Non tutti possono chiedere la moratoria; servono alcune condizioni. I clienti interessati sono quelli con un reddito imponibile fino a 40.000 euro annui, che hanno subìto nel 2009 o subiscono nel 2010 eventi particolarmente negativi (perdita dell’occupazione, cassa integrazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza o, nel peggiore dei casi, la morte del titolare del mutuo con passaggio del debito agli eredi). Della sospensione possono beneficiare anche i clienti che sono in ritardo nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi.
Le banche aderenti all’iniziativa sono libere di migliorare queste condizioni su base individuale. La richiesta alla propria banca potrà essere fatta già da oggi e c’è tempo fino al 31 gennaio 2011.
Ma una delle più importanti associazioni di consumatori, l’Adusbef, non ha sottoscritto con l’Abi il 18 dicembre la moratoria dei mutui e adesso accoglie con polemica l’avvio dell’iniziativa. L’Adusbef «invita ancora una volta i debitori a tirare la cinghia e ove possibile pagare le rate, per non cadere in una tagliola favorevole agli esclusivi interessi delle banche e dei banchieri».
Il presidente Elio Lannutti invita i mutuatari «a non lasciarsi incantare dalle sirene bancarie, da una moratoria molto onerosa, che invece di congelare i tassi di interesse fino alla scadenza dei mutui, impone ulteriori oneri a carico dei cittadini da 1.904 euro fino a 9.044 euro». Secondo Lannutti, «interrompendo il pagamento di alcune rate per accodarle a fine mutuo, l’entità degli interessi richiesti dalle banche per la moratoria-capestro dell’Abi crescerà in funzione del tempo di vita residua del mutuo: più è lontana la conclusione dei pagamenti, più interessi maturerà la rata spostata alla fine».
fonte: Luigi Grassia per www.lastampa.it
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