sabato 16 gennaio 2010

Superpermesso per chi investe in Francia


Mentre scrive regole più severe sull’immigrazione, il governo francese spalanca le porte agli stranieri disposti a dare un contributo economico eccezionale alla République.
Qualche giorno fa il ministro per l’Immigrazione Eric Besson ha istituito la carte de résident pour contribution économique exceptionnelle, un superpermesso di soggiorno valido dieci anni destinato a grandi investitori nati all’estero.
Per aggiudicarselo bisognerà creare (o salvare) almeno 50 posti di lavoro, oppure investire in Francia almeno 10 milioni di euro. L’imprenditore potrà farlo in prima persona, oppure attraverso una società delle quale detiene almeno il 30% del capitale.
Presentando la carte, Besson è ricorso a una metafora bellica. “È in corso una guerra mondiale più economica che militare”, e per vincerla “non servono solo i fanti, ma anche i migliori capitani”.
“Per la prima volta – ha sottolineato il ministro - il criterio di assegnazione di un titolo di soggiorno è direttamente ed esplicitamente legato al contributo economico apportato al nostro Paese. La Francia, senza contravvenire ai suoi grandi principi umanitari e repubblicani, dà così prova di una certa dose di realismo economico”.
fonte: http://www.stranieriinitalia.it





Ecco il testo dell'articolo tratto dal sito del Ministero dell'Immigrazione francese:
Eric BESSON a présenté la carte de résident pour contribution économique exceptionnelle.

Eric BESSON a présenté mardi 15 septembre 2009 le décret créant la carte de résident pour contribution économique exceptionnelle, publié le même jour au Journal Officiel.

Désormais, tout ressortissant étranger qui crée ou sauvegarde, ou s’engage à créer ou sauvegarder au moins 50 emplois ; ou qui effectue ou s’engage à effectuer sur le territoire français un investissement d’au moins 10 millions d’euros, pourra se voir délivrer la carte de résident autorisant un séjour de 10 ans sur le territoire national. Est concerné le ressortissant étranger qui personnellement ou par l’intermédiaire d’une société qu’il dirige ou dont il détient au moins 30% du capital remplit l’une de ces deux conditions.

A cette occasion le ministre a reçu une soixantaine d’entrepreneurs nés à l’étranger, ayant émigré vers la France et créé des entreprises particulièrement innovantes. Ils ont témoigné de leurs expériences.
Fonte articolo


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