lunedì 11 marzo 2013

Il contratto di apprendistato dopo la «riforma Fornero»

Il contratto di apprendistato dopo la «riforma Fornero»
I numerosi provvedimenti legislativi emanati nel corso degli ultimi anni in materia di apprendistato ed, in generale, di contratti a contenuto formativo evidenziano tutta la difficoltà incontrata dal legislatore nel disegnare e rendere operativi adeguati strumenti contrattuali rivolti alla promozione della formazione professionale, in vista dell'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro.

La riforma Fornero del 2012 è intervenuta nuovamente, a distanza di poco meno di un anno, su un istituto - l'apprendistato - che si credeva fosse stato rivisitato in modo organico ed esaustivo ad opera del d.lgs. 14 settembre 2011, n. 167 ("Testo Unico dell'apprendistato"): le novità, per quanto circoscritte, incidono su specifici punti della disciplina comune alle diverse tipologie di apprendistato, introducendo elementi di tutela e misure promozionali.

Al contempo, la riforma Fornero abolisce l'istituto del contratto di inserimento e detta le linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento.

Il risultato è quello di un articolato e caotico complesso normativo, ove si intrecciano, a vario titolo, legislazione statale, legislazione regionale e contrattazione collettiva.

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