Il reverse charge costituisce una deroga al principio generale in materia di IVA, in quanto il soggetto obbligato al versamento dell’imposta risulta essere il cessionario/committente anziché il cedente/prestatore che pone in essere l’operazione imponibile.
Inizialmente introdotto per casi limitati e particolari tipologie di operazioni, il reverse charge è stato progressivamente esteso dal Legislatore ad ulteriori settori economici e tipologie di operazioni allo scopo di contrastare i frequenti fenomeni evasivi che si manifestano in alcuni settori ed in modo particolare in edilizia (dove spesso il subappaltatore non versa l’IVA addebitata all’appaltatore), e nel commercio dei prodotti di telefonia mobile e microprocessori.
Il testo è diviso in sezioni ed illustra dettagliatamente le caratteristiche generali nonché l’ambito applicativo del regime in esame, con particolare riferimento al settore dell’edilizia (con riferimento alle prestazioni di servizi rese da soggetti subappaltatori), e a quello degli scambi comunitari, ponendo attenzione alla modalità di applicazione del reverse charge, tramite autofattura o tramite integrazione, alla luce delle recenti novità in materia di fatturazione.
La trattazione teorica è comprensiva di schemi, tabelle riassuntive ed esemplificazioni pratiche.
L’analisi organica della disciplina è aggiornata con tutte le novità normative, ma anche (e soprattutto) dei vari chiarimenti e interpretazioni forniti dall’Amministrazione finanziaria per mezzo di Circolari e Risoluzioni emanate negli ultimi anni.
Sono infine analizzati gli aspetti dichiarativi correlati al reverse charge, nonché il profilo sanzionatorio legato ad irregolari o mancati adempimenti da parte dei soggetti interessati.
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